Sulla questione degli straordinari posso capire che così qualcuno possa essere invogliato a lavorare qualche giornata in più, ma a livello generale io preferirei una situazione che incentivi le aziende, nel caso in cui ne abbiano necessità, ad incrementare l'organico invece che aumentare del 12,5% (1/8) l'orario di lavoro attuale.
La produttività si misura in PIL per ora lavorata, è quindi una misura dell'efficienza di un sistema paese nel processo di creazione della ricchezza.
Chi lavora di più produce probabilmente di più in assoluto (impatto positivo sul PIL), ma la sua produzione oraria media diminuisce (calo dell'efficienza).
Il paese ha un problema di produttività, ma è solo agendo sulla struttura industriale che lo si può risolvere.
Facciamo un esempio nel settore primario che funziona sempre. Ho un contadino che lavora la terra con la zappa e voglio aumentare la produttività. Lo faccio lavorare 16 h/giorno invece di 8 (soluzione Berlusca)? Soluzione sbagliata, nelle 8 h aggiuntive è più stanco e rende di meno. Posso assumere un secondo contadino fornirgli una zappa ideantica a quella del collega e farli lavorare entrambi 8 h/g? Perfetto produco il doppio, ma la resa del lavoro resta identica! Oppure tolgo la zappa al contadino e lo faccio lavorare col trattore. Produce di più a parità di lavoro, quindi diventa più produttivo... EUREKA!!!
Ascoltando il dibbattito politico mi pare però che in Italia nessun politico e nessun economista conosca i concetti di produttività ed efficienza... riflettendoci un attimo non mi sembra però una gran novità...
Nessun commento:
Posta un commento