Oggi Israele ha dato il via all'operazione "Piombo fuso" contro Hamas a Gaza. Risultato 210 morti, prospettive di operazioni lunghe e presumibilmente ancor più sanguinose di quanto visto oggi e una valanga di parole, il più delle volte dette a vanvera.
E' impossibile oggi decidere da che parte stia la colpa della situazione esistente (anche se personalmente mi sono fatto l'idea che la colpa sia più araba che israeliana), ma sicuramente la pace sarà impossibile finchè non sarà desiderata anche dai palestinesi.
Ha dell'incredibile vedere che oggi la parte più forte in conflitto desidera la pace al punto da essere disposta a cedere qualche punto conquistato sul terreno, mentre la parte più debole pare rifiutare ostinatamente qualsiasi concreta proposta la pace.
Ogni tanto provo a immaginare l'Italia (o qualsiasi altro paese europeo) alle prese con una situazione simile e rabbrividisco. Più ci penso e più mi convinco che in una situazione analoga in qualsiasi paese europeo si arriverebbe a progettare la "soluzione finale", più ci penso e più apprezzo la straordinaria moderazione degli israeliani nell'affrontare la situazione!
Per questo motivo abbiamo il dovere di stare al fianco a Israele con sincera e leale amicizia per evitare che possa cedere un domani alla tentazione di "andare oltre", così come abbiamo il dovere di aiutare i palestinesi a capire che l'unico modo di conquistarsi un futuro sia quello di dichiararsi sconfitti, rinunciare a ciò che ormai non si ha più e riprendere a camminare verso il futuro.
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