Avendo comprato da poco casa, in una palazzina di nuova costruzione, ho dovuto provvedere ad attivare tutte le utenze del caso. Per luce e gas tutto ok, il problema in questo paese è avere una linea telefonica fissa.
A settembre, approfittando delle liberalizzazioni, provo a chiedere la linea a Infostrada. Sul sito specificano che l’offerta è valida anche per chi, come me, deve attivare una nuova linea. Dopo qualche settimana passa un tecnico Infostrada che si accorge che lo stabile non è ancora raggiunto dai cavi Telecom e mi dice che ne solleciterà l’intervento (io l’avevo segnalato all’operatore con cui ho avviato la pratica, ma evidentemente quello che conta è prendere il cliente).
Dopo di che non sento più nulla. Cerco di mettermi in contatto col 155 e non mi riconosce ne in base al numero di telefoni assegnatomi, ne col numero cliente.
Rinuncio! Infostrada finisce in lista nera e decido di rivolgermi almeno per attivare la linea all’ex monopolista.
Chiamo il 187 a fine dicembre e mi prospettano l’attivazione della linea per metà gennaio. A inizio gennaio si accorgono che la palazzina non è raggiunta della loro rete e fissano l’appuntamento a inizio Marzo. A fine Febbraio si accorgono che l’intervento necessita di interventi di scavo (????) e lo spostano nuovamente a inizio Giugno…
Ammesso e non concesso che sia la volta buona significa che per avere un cavo di rame che parta da una centralina Telecom (esistente) per giungere ad una nuova costruzione è di almeno 6 mesi!!!
Fortuna che abito in una zona centrale di una città di 20.000 abitanti del nord Italia… Anche se a volte faccio fatica a pensare di vivere in un moderno paese occidentale…
27 febbraio 2008
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2 commenti:
Hai dimenticato di seguire l'iter semplificato: dotarsi di qualche decina di metri di doppino telefonico, inserirsi abusivamente sulla linea di qualche ignaro vicino e tirare il filo sfruttando tutti gli appigli che la realtà densamente urbanizzata della tua cittadina ti offre...
mi raccomando: fare attenzione a sceglire una linea che abbia già attivo un abbonamento adsl... senò ti tocca anche attivargli alice al caritatevole vicino :-))
P.S. ma i tuoi sono tanto lontani da non permettere l'installazione di una connessione wireless? fanno miracoli al giorno d'oggi, magari interpretando in modo elastico i limiti di legge ma sempre con meno elasticità dell'iter seplificato di cui sopra ;-)
Bye Nato
P.P.S. dimenticavo di commentare la buffonata delle liberalizzazioni/privatizzazioni in italia (volutamente minuscola).
Si veniva da una realtà caratterizzata dalla presenza di un monopolista (controllato dallo Stato) che offriva il servizio, magari non a buon prezzo, ma era buono e garantito. Si è deciso di privatizzare il tutto, per seguire i dettami europei, e ci siamo ritrovati con un privato che, giustamente, pensa solo ai guadagni e non alla qualità dei servizi. Ecco quindi l'esigenza di avere altri operatori, sempre privati e sempre carenti sull'aspetto qualitativo.
Il miglior risultato si è avuto sul servizio postale con il vecchio monopolista che, intento a spremere utili dal ramo bancario/assicurativo, si è ridotto a consegnare la posta nei ritagli di tempo (se ci sono, senò via al macero)... certo anche il settore telefonico non scherza...
Premesso che il mio pensiero sulla faccenda è sicuramente influenzato dalla realtà industrial-produttiva della provincia bergamasca, non vedo perchè i servizi non possono essere garantiti dallo Stato attraverso enti operanti in regime di monopolio: che lo stato garantisca alle imprese (ed al cittadino) tutti i servizi che gli servono e poi sarà l'impresa a pompare pil a più non posso!
Perchè io imprenditore devo combattere con la telecom per avere un servizio degno di questo nome, per riuscire così a tartassare di telefonate la gentile impiegata dell'enel che, stante il cambiamento di contratto a seguito dell'apertura del mercato libero, si rifiuta di domiciliarmi la bolletta ma è ben pronta ad offrirmi anche una fornitura di gas metano... senza sapere che noi non siamo raggiunti dalla rete??
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