18 gennaio 2008

Sul Papa

La vicenda delle polemiche relative all'intervento del Papa all'Università La Sapienza di Roma a mio avviso non può essere giudicata senza tener conto del clima presente in questo paese dal fallito referendum sulle tematiche della procreazione assistita.
La parola chiave nella frase precedente è "fallimento". Il referendum non l'ha vinto nessuno perché il fronte del no l'ha sabotato, scegliendo per l'astensione si sono dati un vantaggio consiste dato che dal 1946 ad oggi l'astensione media alla consultazioni referendarie è stata del 37,5%, mentre considerando quelle dal 1990 il dato sale addirittura al 59%. In pratica la linea di partenza del fronte del no era posta oltre il traguardo!!!
Quando due soggetti si scontrano e uno dei due, pur rispettando le regole, né viola lo spirito, è inevitabile che la tensione salga.
Oltretutto rispetto a qualche anno fa il papato è cambiato, non ha più il volto sofferente e universalmente stimato di Giovanni Paolo II, ma la faccia arcigna di Benedetto XVI.
Non dimentichiamoci poi che ultimamente la CEI ha moltiplicato e intensificato i suoi tentativi di ingerenza nella vita dello stato Italiano, mostrando un'aggressività senza precedenti (almeno per me che ho 28 anni).

Impedire di parlare a qualcuno è sempre un errore in uno stato democratico, non mi schiero quindi dalla parte dei manifestati.
Trovo però naturale che nella situazione che si è venuta a creare, soprattutto per colpa del fronte cattolico, un intervento del Papa in una delle principali università italiane crei forti fibrillazioni
all'interno dello schieramento laico.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi trovi d'accordo: chi fa tanto il "democratico" (laico-di sinistra anche estrema) dovrebbe ricordarsi che prima di criticare qualcuno bisogna lasciarlo parlare.Secondo me certi docenti che hanno "fatto il '68" dovrebbero capire che la lotta è finita e ci sono altri modi per manifestare il proprio dissenso...ad esempio andando a votare quando ce ne è data la possibilità.
Un saluto

wolfm01 ha detto...

E questa è una parte Flo, c'è anche chi semina vento barando al referendum e si lamenta se raccoglie tempesta.

nato ha detto...

Indipendentemente da come tu la pensi sul ruolo della chiesa nella società, resta il gesto politico di una sessantina di scaldascagne che si comportano come bambini di 3 mesi: quel tipo non mi piace... haaaa giu lacrime fino a quando non tornano in braccio alla mamma... ed abbiamo fior fiore di ministri, presidenti e leader di partito che dicono che la protesta é inaccettabile e, in linea con la loro politica di governo, non fanno assolutamente nulla.

Grande lezione di civiltà l'hanno data invece quegli esaltati di CL che presentandosi imbavagliati e senza fare casino (vedi giovani di AN e destre varie) hanno espresso in modo mirabile il loro pensiero. Certo se il loro leader avesse continuato a tenere il bavaglio invece che rilasciare inutili dichiarazioni sarebbe stato meglio ma si sà l'infallibilità è solo del Papa :-P ( solo nel suo campo ;-) )

Concludo lo sproloquio facendo notare la situazione in cui siamo dopo quasi due anni di governo di sinistra:
Viviamo in un paese in cui non si riesce a smaltire la monnezza, in cui il principale accusato di questa situazione è stato concusso dal ministro di grazia e giustizia, le entrate tributarie salgono come solo il pil cinese riesce a fare e, per concludere, si vorrebbe anche negarci il conforto della fede... ma non dobbiamo aver timore: fra breve andremo a votare.. a breve si ma non prima che abbiano fatto una nuova legge elettorale al fine di garantirsi la rielezione...

Scusate l'OT ma non ho resistito..

Bye Nato