27 agosto 2008

E noi paghiamo...

Sono felice di leggere che il ministo Matteoli ha rassicurato i 7.000 esuberi di Alitalia/AirOne dichiarando che nessuno verrà lasciato a spasso.
Infatti sono allo studio una serie di posti di lavoro alternativi:
-Poste: ottimo, ma vogliamo dimenticarci che hanno appena fatto una legge ad hoc in modo non dover assumere a tempo indeterminato migliaia di precari come, invece, prescriverebbero le leggi sul lavoro vigenti?
-Catasto: uno degli uffici pubblici meglio gestiti, sono sicuri che si gioverebbero dell'apporto di lavoratori inpregnati di cultura manageriale Alitalia...
-Agenzia delle entrate: sono sicuro che i tecnici della manutenzione dei Boing siano perfettamente a loro agio in mezzo alle cartelle esattoriali...
 
Insomma come era nell'aria la soluzione di Berlusconi è: il business agli imprenditori, l'esubero allo stato.
 
Quanto rimpianto per il piano Air France-KLM, lo ricordate?
Lo stato italiano sarebbe diventato un azionista importante di un colosso dei cieli che distribuisce dividendi e gli esuberi sarebbero stati 2-3000 e non sarebbero finiti sul groppone dello stato.
Quello che ci accingiamo a pagare è un conto enorme e i soli beneficiari sono i 16 soci della nuova compagnia aerea e Berlusconi stesso che ci ha marciato per tutta la campagna elettorele...
 
Il presidente del consiglio per rendere un favore a pochi ssta mettendo le mani in tasca a tutti noi!!!!

23 agosto 2008

Straordinario alle olimpiadi

Posto il link ad un articolo de "Il sole 24 ore" sugli straordinari risultati italiani nel tiro a volo.
Sintetizzando: i costruttori italiani erano presenti con 122 carabine su 130 e hanno centrato il 100% delle medaglie.
Decisamente non male, è questa l'Italia che mi piace...

http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Sport/2008/08/tiro-volo-olimpiade-costruttori.shtml

18 agosto 2008

L'Italia, la giustizia e la democrazia

In questi giorni agostani mi sto dilettando con la lettura di "Toghe rotte", così giusto per divagare di tanto in tanto...
Il libro, scritto da un certo numero di magistrati e a cura di Bruno Tinti (magistrato pure lui), è gradevole ed è una lettura consigliatissima per cercare di prendere coscienza di quale sia il più grave problema che affligga le istituzioni del nostro paese.
 
Nella lettura mi sono imbattuto nella seguente frase:
"Quando invece è maturata la prescrizione, anche se l'imputato è giudicato colpevole (perchè comunque il Giudice, se ritiene che l'imputato sia innocente lo deve dichiarare, anche se il reato è prescritto; quindi una sentenza di prescrizione è sempre una sentenza che ha accertato la colpevolezza) il reato è estinto e nessuna pena può essere inflitta."
 
Ora mi domando perchè in Italia quando un imputato, specialmente se si tratta di un uomo politico, la fa franca grazie alla prescrizione del reato lui e i suoi tirapiedi vanno a raccontare a destra e a manca che si sia trattato di un'assoluzione?
Perchè nessun esponente della parte avversa li inchioda alla realtà dei fatti? E perchè i giornalisti, tranne in alcuni casi, non si ribellano di fronte a tale deliberata travisazione della realtà?
 
Ma soprattutto perchè il cittadino italiano medio non si indigna?
Ciò stupisce ancora di più considerando che negli altri paesi democratici i requisiti etici e morali richiesti dall'opinione pubblica agli uomini politici tendono ad essere molto più stringenti di quelli previsti dalla legislazione vigente!!!
Viene da chiedersi quale sia il tasso di democratizzazione reale del nostro paese.
Fino a qualche tempo fa avrei giurato sul fatto che l'Italia fosse ormai un paese "irreversibilmente democratico", ultimamente però inizio ad avere qualche dubbio...