26 gennaio 2011

Una sfida da raccogliere

"Il messaggio di ieri del Presidente non poteva essere più chiaro: oggi l'assedio all'America è economico, giunge dalla Cina e dall'India «che con alcuni cambiamenti - ha detto Obama -hanno capito che possono competere con il resto del mondo...ora tocca a noi, dobbiamo battere il resto del mondo sull'innovazione, sulla pubblica istruzione sulla costruzione di infrastrutture...»."
 
Quelle che Obama delinea non sono solo le priorità degli USA, ma di tutto il blocco occidentale.
Ormai dovrebbe essere chiaro a tutti che la ricchezza e la prosperità non vengono concesse alle nazioni per grazia divina, ma si conquista giorno per giorno lavorando meglio del resto del mondo!
 
La sveglia su queste tematiche suona anche per il nostro declinante paese e per quella magnifica "bella addormentata" che è l'Europa... Riusciremo a sentirla?

21 gennaio 2011

Privatizziamo la RAI

La RAI è da privatizzare prima possibile!
Ci risparmieremmo commissioni di vigilanza, gazzarre fra politici e potremmo dedicare le risorse dell'odiato canone RAI a scopi più utili allo sviluppo economico del paese.
L'odio nei confronti di questa tassa è assolutamente giustificato perchè, se la sua istituzione poteva essere opportuna nel 1938 (!!!), oggi a fronte del mutato scenario nel settore radiotelevisivo si fa sempre più fatica a giustificarla.
Oltretutto, non dobbiamo dimenticarci che il canone ingrassa anche i competitors dell'emittente pubblica in quanto, ponendo dei limiti alla raccolta pubblicitaria RAI, fa in modo che per Mediaset & Co. si riduca la competizione nella vendita di spazi pubblicitari.
 
La proposta è quindi di vendere dedicando tutti i ricavi derivati dalla cessione all'abbattimento del debito pubblico e dirottare i proventi del canone per il finanziamento della realizzazione della "Next Generation Network" per portare la banda larga a tutti i cittadini italiani e soprattutto a tutte le imprese italiane.
Il costo della NGN è stimato in 25 miliardi di euro, significa che già il solo canone, che frutta circa 800 milioni di euro l'anno, riusciremmo a finanziare in 10 anni circa il 30% di questa infrastruttura strategica che al momento non sappiamo come finanziare.
 
Sarebbe bello che qualcuno a Roma ci pensasse seriamente, ma temo che abbiano altre priorità.